domenica 3 giugno 2007

L' ex (?) fascista Fini

Questa mattina, nel quotidiano "la Repubblica", leggo in prima pagina l'articolo dal titolo "Quell' ovazione al leader di An" di Alberto Statera che inizia così:

"La visione plastica della «non condivisione», dell' Italia che proprio nulla condivide a dispetto degli appelli accorati, va in scena questa volta a Santa Margherita Ligure, Hotel Miramare, in un ciclone di gesti e di parole che quasi sempre affogano il senso comune. Sul palco un Gianfranco Fini viperino, che rifiuta, con qualche improprio eccesso di assertività, di dialogare con Pierluigi Bersani, componente di un governo che, con la destituzione del comandante della Guardia di Finanza, ha fatto una «porcata», «ha scritto una delle pagine più vergognose della storia d'Italia». Ciò nel giudizio dell'uomo che ancora qualche anno fa, a proposito di storia, definiva Benito Mussolini come «il più grande statista del secolo» [...]"

Di seguito vi metto il video dello scontro tra Bersani e Fini, preso da Youtube:



Lo scontro che si è avuto, riguarda la questione dei presunti legami tra Visco, la Guardia di Finanza e l'inchiesta Unipol che fino adesso ha portato Visco a rimettere la Sua delega sulla Guardia di Finanza oltre che a rimuovere il capo della Fiamme Gialle Roberto Speciale spostato alla Corte dei Conti.
Il punto su cui mi volevo soffermare però non è questo.
La cosa che mi stupisce è il grande senso dello stato e rispetto della storia che osteggia Gianfranco Fini che fino a poco tempo fa considerava Mussolini un grande statista che ha fatto tanto del bene all'Italia.
Ma vediamo alcune Sue frasi famose che ho ritrovato sul sito Wema.com:

"Cercheremo di attualizzare il nostro sogno, dimostrando che nel fascismo ci sono elementi validissimi per la società italiana".
(Gianfranco Fini, 1987, da "Fini", Kaos).

"Non abbiamo niente da rimproverarci: il movimento da cui traiamo origine è stato sconfitto dal verdetto delle armi, non dalla Storia".
(Gianfranco Fini, 1992, ibidem).

"Bisogna dire grazie a Mussolini se nel '22 l'Italia non è diventata comunista".
(Gianfranco Fini, 1992, ibidem).

"Il saluto romano non mi scandalizza: in un momento dove tutti fanno a gara ad annacquare la propria identità, o se ne vergognano, c'è chi ne è orgoglioso".
(Gianfranco Fini, 1992, ibidem).

"Mussolini? Un esempio di amore per la propria terra e la propria gente".
(Gianfranco Fini, 1987, da "Gianfranco Fini", Kaos).

"Se Mussolini vincesse oggi, garantirebbe libertà agli italiani. Insieme a Cavour, Mazzini e Garibaldi, anche a Mussolini verranno intitolate piazze e monumenti".
(Gianfranco Fini, ottobre 1992, ibidem)

"L'identità che il Msi orgogliosamente rivendica non è tesa a restaurare il regime fascista, bensì a rilanciare quei valori che quel regime teneva ben presenti ed elevò alla massima dignità".
(Gianfranco Fini, novembre 1992, ibidem).

"Mussolini, per l'Italia, è stato il più grande statista del secolo".
(Gianfranco Fini, Mixer, 7 marzo 1994).

"L'unica colpa di Mussolini è di aver creduto che la guerra sarebbe durata poco. E' partito per correre i cento metri, gli è toccata una maratona. Ha preso una cantonata".
(Gianfranco Fini, 2 luglio 1994)


Certo, a quanto pare di "pagine vergognose della storia d'Italia" se ne intende... Lui sì che può dare consigli...

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