martedì 31 luglio 2007

Cesare Previti: il "giorno del giudizio"

Oggi alla Camera c'è stata la richiesta di dimissioni di Cesare Previti. Tale richiesta è stata accolta con un voto bulgaro: 462 sì e 66 contrari!
La presenza del famoso avvocato di
Berlusconi era totalmente inutile. Previti infatti era semplicemente mantenuto dai cittadini in quanto non poteva nemmeno esercitare il voto perché interdetto dai pubblici uffici.
Come mi è capitato già di scrivere, Previti è stato condannato per corruzione in via definitiva il 4 maggio 2006 nell'ambito del processo Imi-Sir. La pena ammontava a 6 anni ma provvidenzialmente l'indulto voluto dall'attuale Ministro della Giustizia Clemente Mastella ne ha condonati 3.
L'accettazione delle dimissioni di Previti è un bel segno di pulizia in un Parlamento pieno di pregiudicati e condannati.
Ecco la notizia riportata da "
Repubblica.it" di oggi:

"Cesare Previti si dimette. L'addio alla Camera del deputato forzista arriva attraverso due lettere (una per il presidente della Camera Fausto Bertinotti, l'altra in cui si chiede il voto palese) lette in Aula dal capogruppo forzista Elio Vito. Una mossa che mette fuori gioco il voto sulla decadenza dalla carica di parlamentare in seguito alla condanna a sei anni nel processo Imi-Sir. Con la Camera che accantona il voto sulla la decadenza del parlamentare e si pronuncia sulla sua richiesta di dimissioni. Accogliendola. La giornata inizia con la lettura della lettera di Previti. "Sono innocente e sconto una sentenza ingiusta" scrive il forzista che chiede il voto "palese" sulle sue dimissioni. Non ottenendolo. Serve, dice Bertinotti, un accordo unanime. Che non c'è. E allora il voto resta segreto. "Il breve termine intercorso tra la fissazione dell'ordine del giorno e la seduta odierna, l'operatività nel periodo estivo anche per le strutture giudiziarie e lo stato attuale di detenzione domiciliare nel quale mi trovo, rendono praticamente impossibile la mia presenza in Aula e mi privano sostanzialmente della possibilità di partecipare al dibattito sulla mia decadenza - scrive Previti - La creazione di un simile precedente costituirebbe un vulnus gravissimo e irrecuperabile per il Parlamento e per i singoli parlamentari" [...]
Il voto è senza storia. Le dimissioni accettate: 462 sì, 66 no. E dall'Italia dei Valori arriva il commento più secco: "Meglio tardi che mai". Al posto di Previti andrà Angelo Santori, primo dei non eletti."


Sarebbe stato più bello se fosse stato cacciato con un voto chiaro come richiesto dalla Giunta per le elezioni. Invece Previti con uno stratagemma ha giocato di anticipo dando prima della seduta le sue dimissioni. Facendo così il voto è stato segreto.
Sperando che in un futuro magari non troppo lontano altri deputati con problemi con la giustizia se ne vadano, invito ancora una volta a partecipare a...
alla
MANIFESTAZIONE DEL VAFFANCULO-DAY che si terrà l'8 settembre 2007 in tutta Italia!
Ora vi metto due simpatici video a proposito della citata manifestazione in programma:





venerdì 27 luglio 2007

Eliminare un file non sarà più un problema!

A quanti di voi, compreso il sottoscritto, è mai capitato di voler eliminare un file dal computer ma non riuscirci?
Spesso succede che al momento della cancellazione, l'operazione si blocchi con un messaggio di avvertimento che dice: "Impossibile eliminare NOME FILE: File già in uso da un altro utente o programma".
Questo messaggio non dovrebbe spaventare perché quasi sempre il problema è dovuto da noi che vogliamo cancellare un file che al momento è aperto.
In questi casi basta chiudere il file e il gioco è fatto.
Ci sono volte però che non abbiamo aperto niente e si ripresenta puntualmente e inspiegabilmente lo stesso messaggio di avvertimento.
Riavviamo il computer ma niente, è ancora impossibile eliminare quel file maledetto!

Per risolvere questo problema, ho fatto varie ricerche su internet trovando un programma ECCEZIONALE!!!
Si chiama Unlocker e lo potete scaricare cliccando qui
Funziona veramente alla grande e in pratica vi sblocca il file dai programmi che lo utilizzano contro la nostra volontà.
E' semplicissimo da usare e ha anche un'altra caratteristica interessante: è Freeware e occupa solo 191 KB!!!

Al momento dell'eliminazione, cliccate prima su una specie di "bacchetta magica" con scritto affianco "Unlocker" come potete vedere da questa immagine:



Fatto questo, si aprirà una finestra che vi dirà le applicazione che lo tengono aperto e a quel punto basta fare "Sblocca Tutto" e scegliere in basso a sinistra se eliminarlo direttamente.
Ecco l'immagine presa sempre dal sito del programma:


Visto? Un vero gioco da ragazzi, semplificato anche dal fatto che il programma è anche in italiano se volete!

martedì 24 luglio 2007

Ora siete contenti?

Benpensanti, voi che timorosi di Dio non accendete il cervello e non vi sforzate minimamente di mettervi nei panni di chi è costretto a subire atroci sofferenze a causa di una mallattia.
Ora siete contenti?
Giovanni Nuvoli, ex arbitro di calcio di 53 anni, è morto ieri di "inedia": cioè morto di fame!
Nuvoli come Welby era ammalato di SLA e da tempo chiedeva di porre fine alla sua vita staccando l'inutile macchinario che prolungava solamente quella tortura. Ormai non c'erano più speranze, doveva solo aspettare che arrivasse la morte. Il macchinario serviva solamente a prolungare questa attesa e la sua agonia.
Una tortura quasi medievale che però era utile per chi sentiva rimorsi di coscienza nell'accompagnarlo alla dolce morte.
Invece doveva per forza soffrire come se sulla Terra dovesse scontare chissà quali atroci peccati.

Ecco la notizia presa da un servizio di Sky tg24:



Alla fine è morto naturalmente e forse qualcuno nella CEI proverà soddisfazione.
Chissà, forse adesso si sarà meritato anche il funerale religioso...
Ora vi metto le parole pronunciate dall'europarlamentale e segretario dell' "Associazione Luca Coscioni" Marco Cappato, che condivido pienamente:

"Giovanni Nuvoli è morto in un modo
indegno - come nemmeno un animale si tollererebbe morisse - per scelta obbligata dallo Stato italiano. Quando il medico anestesista radicale dell'Associazione Luca Coscioni, Tommaso Ciacca, su richiesta reiterata di Nuvoli e dopo diverse visite di numerosispecialisti, si recò a casa sua per praticare il distacco del respiratore sotto sedazione, venne fermato dalle forze dell'ordine, su decisione della Procura e del Tribunale di Sassari. L'Italia dei fautori della 'buona tortura' contro la 'buona morte' applaudì, dal giornale della Conferenza Episcopale Italiana fino alla stampa locale. Soltanto una settimana dopo si sono dovuti arrendere al coraggio e alla forza di un uomo che aveva già sopportato oltre quanto umanamente sopportabile e che aveva perciò deciso di interrompere - fino alle estreme conseguenze - l'assunzione di cibo e di acqua"
(tratto da "laRepubblica" di oggi)

Per i "timorosi di Dio" citati all'inizio, vorrei sapere una cosa: ma Dio vuole vederci soffrire?
Ci manda delle disgrazie per redimerci?
Una tragedia come quella dello Tsunami che ha colpito le popolazioni poverissime dell'Indonesia, è un castigo voluto da Dio?
Allora perché, se fosse vero ciò, non colpisce chi nel mondo fa del male o procura anche non volendo la fame nel Terzo Mondo, cioè i Paesi occidentali che consumano quasi tutte le risorse del pianeta?
Ma come, il Dio descritto da Gesù, non è Amore?

Qui sotto vi metto una bellissima canzone sul tema di Giacomo Sacchi "Ora" che ho trovato su YouTube:

lunedì 23 luglio 2007

Capitalism!

Ma è mai possibile che le donne per fare successo si devono "prostituire"?
Si devono denudare e quindi vendere il proprio corpo al migliore offerente per un po' di notorietà!
Alla faccia del femminismo!
Eppure nessuna donna sembra scandalizzarsi, tutto è diventato normale.
Certo che per noi maschi ciò non può che farci piacere ma... in effetti c'è un grave problema di moralità.

Non per essere "bacchettone" ma le stesse cose sono state scritte sul "Financial Times" da Adrian Michelis nell'articolo dal titolo "Naked Ambition".
Michelis ha criticato pesantemente l'Italia, partendo dall'arrivo nell'aeroporto di Fiumicino (Roma) dove è stato "accolto" dalle prosperose curve della bellissima Elisabetta Canalis: era una pubblicità della Tim!
Poi fa altri esempi prendendo in considerazione anche programmi televisivi come "L'eredità" di RaiUno.

Si denuncia come le donne italiane siano vittime del "Naked Ambition": non avendo mezzi per fare carriera, ricorrono all'esporre il proprio corpo.
La cosa più stupefacente è che nessuno/a si ribelli.
Ecco cosa dice Michelis in un breve passaggio del suo articolo:

"[...] prima del mio trasferimento a New York, quando ancora vivevo a Milano mi chiedevo spesso per quale ragione nessuno in Italia, e soprattutto nessuna donna, sembrasse preoccuparsi dell’utilizzo incoerente che viene sempre fatto del corpo femminile in televisione e nella pubblicità [...] Davvero gli italiani, e in particolare le italiane, ritengono accettabile ‘vendere’ quiz in prima serata stimolando i genitali maschili invece del cervello? [...]"
(traduzione presa da "la Voce d'Italia")

Questa "tecnica" per ottenere il successo, ce l'ha ben chiara Manuela Barbiero in arte "Pussyamazing", ragazza di 27 anni di Mestre che per diventare una famosa cantante ha inserito numerosi video su YouTube dove balla, e qualche volta canta, quasi completamente nuda.
Il bello è che a spronarla è stato il suo ragazzo!
Giusto per farvi un'idea, ecco un video dove "canta" "Umbrella" di Rihanna:



Che ne pensate? Veramente una bella "voce"... ;)
Devo ammettere che in altri video canta e non lo fa poi così male.
Fatto sta, che tante altre ragazze cantano benissimo e per cercare di fare carriera si impegnano, stanno in un gruppo e solo con molta fatica e un po' di fortuna potranno dire di avere dei fans!
Manuela invece ha pensato bene di bruciare le tappe grazie alle sue curve, ottenendo un enorme successo sul famoso portale YouTube.
In poco tempo è diventata un fenomeno del web ricevendo in soli due mesi ben 100.000 visualizzazioni!
E' stata intervistata anche dal "telegiornale" Studio Aperto, che ovviamente ha ritenuto la notizia degna di nota:



Mah...
Sicuramente Ivan Danko ne proverebbe disgusto...

domenica 22 luglio 2007

Bovio sì e Welby… no!

Comincio a pensare che non siamo tutti uguali davanti a Dio. O meglio… non siamo giudicati allo stesso modo per i nostri peccati dalla Chiesa! Già mi è capitato di parlare dell'assurdo trattamento riservato a Welby. In poche parole Welby, malato di SLA, chiese a gran voce che gli fosse staccata la spina che lo teneva in vita grazie ad una macchina. Era arrivato in una condizione in cui non solo non poteva parlare ma neanche più scrivere. Sarebbe morto lentamente soffocato.
Welby aveva le idee ben chiare. Non odiava la vita ma semplicemente non accettava l’accanimento terapeutico.
Alla fine ha trovato esaudite le sue richieste e il medico Mario Riccio staccò la spina e gli diede dei sedativi per farlo morire senza atroci sofferenze.
Tecnicamente è un suicida.
La Chiesa per questo motivo non concesse il funerale religioso nonostante lui e la sua famiglia lo avevano chiesto.

Questo è stato uno degli errori più gravi commessi dalla Chiesa negli ultimi anni e molti cattolici, tra cui il sottoscritto, non hanno perdonato ciò.
La misericordia in tutta questa vicenda non è stata presa minimamente in considerazione.
Come sottolineava Andrea Rivera al concerto del Primo Maggio di quest'anno scatenando numerosissime polemiche, la Chiesa ha sempre celebrato funerali a personaggi orribili. Uno di questi è ad esempio il feroce dittatore Pinochet che ai suoi funerali ha avuto anche il privilegio della presenza di quattro cardinali che hanno benedetto la sua bara.

Però ci poteva essere una "giustificazione" che, seppur assurda, aveva senso. Il suicidio è un gravissimo peccato che in nessun modo si può perdonare.
Ma allora: perché all’avvocato milanese suicida Corso Bovio sono stati concessi i funerali religiosi?
Bovio sì e Welby no?
Si fanno delle distinzioni nel giudicare una persona?

In realtà la Chiesa, e quando parlo di "Chiesa" mi riferisco alle alte gerarchie vaticane a partire da Papa Benedetto XVI, più che occuparsi delle anime si preoccupa della sua immagine, di politica. Permettere i funerali a Welby avrebbe aperto la strada ad una legge in Italia che impedisse l'accanimento terapeutico o che legalizzasse l’eutanasia.
Quindi con un calcolo pragmatico e politico hanno impedito i funerali ad un uomo che per "suicidarsi" aveva sicuramente dei buoni motivi dopo 40 anni di sofferenze.
Ridicolo poi il discorso del Cardinale Camillo Ruini dove diceva di aver fatto quella scelta con profondo dolore…

Ecco cosa ha detto Mina, la moglie di Welby, nell'intervista pubblicata su "laRepubblica" del 13 luglio 2007:


"«Hanno fatto bene i sacerdoti di Milano. E' questa la chiesa che riconosco. Una chiesa che è madre e non matrigna con i suoi figli nel momento di maggior dolore». Mina Welby parla con un filo di voce pensando alla sofferenza dei parenti Corso Bovio, che però hanno avuto la consolazione a lei negata del parroco in chiesa per l’ultimo saluto all’avvocato suicida.
Chiesa matrigna?

«Sì, matrigna, dogmatica, senza pietà verso i suoi figli che tratta in modo diverso. Io non la capisco una chiesa che manda quattro cardinali a benedire il corpo del generale Pinochet, e nega il funerale a mio marito perché non voleva più soffrire» […]
Perché si celebrano i funerali dei suicidi e a Piergiorgio sono stati negati?
«Non gli hanno perdonato di aver detto e chiesto pubblicamente per mesi di voler morire, di smettere di soffrire. Di aver rivendicato il diritto ad una qualità della vita e di averne fatto una battaglia politica».
Si è sentita abbandonata?
«Dalla gerarchia, non dai sacerdoti che mi hanno detto di aver pregato, di aver celebrato messe in suffragio. Non sa quanti cattolici non perdonano alla chiesa quel funerale negato».
E lei perdona?
«Una cosa è Gesù che è venuto per redimere tutti. Una cosa è la gerarchia che è fatta di persone che sbagliano. Troppo spesso agiscono come politici, usano le parole come clava per ferire».
Non tutti però.
«Sì, infatti il cardinale Barragan ha detto che quando le cure mediche sono sproporzionate ai risultati, alle sofferenze, si possono interrompere. Si accetta di non poter impedire la morte. Ed era quello che voleva il mio Piero».
Lei invece cosa voleva?
«Averlo accanto per sempre. Avevo bisogno di lui, sapevo che la politica aveva bisogno della sua intelligenza, della sua forza, ma alla fine mi sono arresa al suo volere».
Perché?
«Ha scelto lui perché la vita è nostra. Dio ce l’ha data e noi gliela restituiamo avendo fatto fruttare i nostri talenti. E Piero li ha fatti fruttare, ha vissuto profondamente, intensamente».
"


Infine, vi metto l’interessante postilla sull’argomento di Eugenio Scalfari, contenuta all’interno dell'articolo dal titolo "Mediare per il Paese e non per il potere" pubblicato su "laRepubblica" di oggi e dove in sostanza si critica la Chiesa definendola un’organizzazione politica che usa lo strumento dell’ipocrisia:


"Post Scriptum. Alcuni lettori si chiedono e ci chiedono perché mai la Chiesa abbia celebrato con tutti gli onori previsti dalla liturgia i funerali dell’avvocato Corso Bovio, eminente figura del Foro milanese, morto suicida, ed abbia invece negato quei funerali all’ammalato Welby che fu aiutato da un amico generoso a interrompere cure inutili che perpetuavano senza scopo alcuno una vita di intollerabili sofferenze.
Una spiegazione pare che ci sia da parte della Chiesa. Dal diniego opposto contro tutti i suicidi, essa è passata col tempo ad una visione più duttile (più ipocrita) secondo la quale il suicidio deriva da un "raptus", una perdita improvvisa di coscienza. Su questa base il suicida viene "perdonato" e ammesso ai funerali religiosi che mandano in pace l’anima sua e sono di conforto per i suoi parenti.
Nel caso Welby invece l’ipotesi del "raptus" non poteva essere adottata poiché si trattava di un militante che voleva contrastare l’accanimento terapeutico. Di qui il divieto di celebrare il funerale religioso nonostante fosse stato richiesto insistentemente da lui e dai suoi familiari.
Che possiamo rispondere ai nostri lettori? Che la Chiesa è, oltre che un'organizzazione religiosa, anche se non soprattutto un'organizzazione di potere. E’ anzi un potere a tutti gli effetti e si muove come tale su un’infinità di questioni che hanno poco o nulla a che vedere con la religione dell’amore e della carità predicata dai Vangeli. Come tutte le organizzazioni di potere, anche la Chiesa usa largamente lo strumento dell’ipocrisia. Questo è tutto.
"

venerdì 20 luglio 2007

Emilio Fede, VAFFANCULO !!!

Sfruttando la depenalizzazione del "vaffanculo" da parte della Cassazione, voglio utilizzare questa significativa parola nei confronti di un odiato "giornalista": Emilio Fede. Parafrasando Masini, non uso la parolaccia per offendere ma per sfogarmi dalla rabbia che provo nel sapere che a un libero cittadino che esprimeva il suo pensiero negativo nei confronti del direttore del Tg4, è stata negata di fatto la libertà di pensiero e di parola.
Mi riferisco a Piero Ricca che ha attaccato Fede per la sua informazione di parte e a favore dell'ex capo del governo Silvio Berlusconi. Inoltre un'altra accusa è stata quella di ritenere abusiva l'esistenza stessa di Rete4 visto che le frequenze sono state "occupate" in quanto apparterrebbero di diritto ad Europa7.
Quest'ultima informazione è del tutto fondata in quanto secondo sentenze della Corte costituzionale, Consiglio di stato e Corte di giustizia europea le frequenze utilizzate dal canale Mediaset appartengono di diritto ad Europa7.
Ecco l'intervista fatta proprio da Piero Ricca all'editore Francesco Di Stefano che parla del caso Europa7:



Queste cose succedono solo in Italia...
Insomma Piero Ricca ha messo in evidenza questo e altre cose sul suo blog personale, ma da qualche giorno ciò gli è impedito. Infatti ora non può più aggiornare il sito e i post che attaccavano Fede sono stati eliminati.
Questa è vera e propria censura!
La censura su internet però ha poco potere in quanto gli articoli censurati sono stati messi in evidenza su numerosi blog.
Quindi alla fine l'azione compiuta dalle forze dell'ordine, non ha fatto altro che dare alla notizia che si voleva celare una popolarità inaspettata.
Se volete leggere i pezzi "incriminati", cliccate qui

Gli articoli censurati si riferiscono ad una discussione accesa (forse direi anche un po' troppo accesa...) tra Fede e Ricca il 16 aprile 2007 di fronte al circolo della stampa di Milano.
Il video è stato trasmesso anche nella puntata di Striscia la Notizia del 17 aprile 2007 e lo potete vedere cliccando qui
Il filmato integrale invece è questo:



Come potevano azzittire Ricca? Semplice, impedendogli di scrivere!
Questo in sostanza è stato fatto e subito dopo il blocco, Ricca ha fatto questo video che sollecito a farlo girare:



Tutti quelli che hanno un blog o che hanno a cuore la libertà di espressione, diffondete questa notizia il più possibile con ogni mezzo!

giovedì 19 luglio 2007

Berlusconi, VAFFANCULO !!!

Ah, che senso di liberazione... Mandare a quel paese una persona che odiate non è più reato.
A stabilirlo è stata la Cassazione che ha assolto un consigliere comunale di Giulianova (Teramo) che aveva usato la "nobile" parolaccia contro il vicesindaco.
Certo, che la spiegazione data dalla Cassazione è alquanto bizzarra. Nella sentenza 27966 infatti è scritto:

"[...] Vi sono talune parole ed anche frasi che, pur rappresentative di concetti osceni o a carattere sessuale, sono diventate di uso comune ed hanno perso il loro carattere offensivo, prendendo il posto nel linguaggio corrente di altre aventi significato diverso, le quali invece vengono sempre meno utilizzate; un simile fenomeno si è verificato rispetto a numerose locuzioni, quali ad esempio: “me ne fotto” in luogo di “non mi cale”; “è un gran casino” in luogo di “è una situazione disordinata” e del pari con riguardo all’espressione oggetto dell’imputazione, “vaffanculo”, la quale trasformatasi sinanco dal punto di vista strutturale (trattasi ormai di un’unica parola), viene frequentemente impiegata per dire “non infastidirmi”, “non voglio prenderti in considerazione” ovvero “lasciami in pace”.
In realtà è l’uso troppo frequente, quasi inflazionato, delle suddette parole che ha modificato in senso connotativo la loro carica: il che ha determinato e determina certamente un impoverimento del linguaggio e dell’educazione, non potendo peraltro negarsi che, in numerosi casi, l’impiego delle medesime non superi più la soglia della illiceità penale [...]"
(tratto da "diritto-in-rete" - sottolineature personali)

In pratica, siccome è diventata una parola utilizzata moltissimo nel linguaggio comune, non può essere considerata più una grave offesa e quindi sfociare addirittura in alcuni casi nel penale.
Di sicuro ha ragione Marco Masini, che a proposito della sentenza ha detto:

"Vaffanculo è una parola liberatoria, quindi non sempre è indirizzata a qualcuno per offenderlo, quanto serve a sfogarsi dalla rabbia che cova dentro"
(tratto dal quotidiano "laRepubblica" del 18 luglio 2007)

Alla parola riabilitata dalla Cassazione, Masini in passato ha dedicato una bellissima canzone che per l'appunto si intitola "Vaffanculo".
Ecco il video preso da YouTube:



Visto che il testo della canzone, al di là delle apparenze, è molto significativo, lo riporto qui di seguito:

Se mi guardo nello specchio
con il tempo che è passato
sono solo un pò più ricco
più cattivo e più invecchiato

È l'amara confessione
di un cantante di successo
forse è l'ultima occasione
che ho di essere me stesso

Quando ho smesso di studiare
per campare d'illusioni
sono stato il dispiacere
di parenti e genitori

Ero uno di quei figli
sognatori adolescenti
che non vogliono consigli
e rispondono fra i denti

Vaffanculo Vaffanculo

Ma la musica è cattiva
è una fossa di serpenti
e per uno che ci arriva
quanti sono i fallimenti

mi diceva quella gente
che s'intende di canzoni
hai la faccia da perdente
mi dispiace non funzioni
Masini.. Vaffanculo

Vaffanculo Vaffanculo

Non importa se ho pianto e sofferto
questa vita fa tutto da sè
nella musica ho solo scoperto
il bisogno d'amore che c'è

Chi lo sa che cosa è vero
in un mondo di bugiardi
non si può cantare il nero
della rabbia coi miliardi

Siamo tutti conformisti
travestiti da ribelli
siamo lupi da interviste
e i ragazzi sono agnelli

che ti scrivono il dolore
nelle lettere innocenti
e la loro religione
è di credere ai cantanti

Ma li trovi una mattina
con la foto sul giornale
in quell'ultima vetrina
con la voglia di gridare

Al mondo Vaffanculo

Vaffanculo Vaffanculo

Mi dimetto da falso poeta
da profeta di questo Fan's Club
io non voglio insegnarvi la vita
perchè ognuno la impara da sè

Me ne andrò nel rumore dei fischi
sarò io a liberarvi di me
di quel pazzo che grida nei dischi
il bisogno d'amore che c'è

Ora basta io sto male
non è giusto Vaffanculo

Nello specchio questa sera
ho scoperto un altro volto
la mia anima è più vera
della maschera che porto

Finalmente te lo dico
con la mia disperazione
caro mio peggior nemico
travestito da santone

Vaffanculo Vaffanculo
Vaffanculo Vaffanculo

Con un "vaffanculo" ho iniziato e con un altro "vaffanculo" voglio finire cogliendo l'occasione per ricordarvi di...
ANDARE ALLA MANIFESTAZIONE DEL VAFFANCULO-DAY dell' 8 settembre 2007 contro i privilegi di questa classe politica!!!

martedì 17 luglio 2007

"Come Back To Me" = "Complicated": altro campionamento?

Tempo fa avevo scritto della somiglianza che c'è tra "Girlfriend" di Avril Lavigne e "I Wanna Be Your Boyfriend" (1979) dei "The Rubinoos".
In effetti c'è una causa in corso e bisogna vedere solo come andrà a finire.
Non per difendere
Avril, ma a quanto pare anche lei è stata "copiata". La cantante in questione è la bella Vanessa Hudgens che ha fatto uscire come suo primo singolo "Come Back To Me" che sarebbe la canzone "incriminata".
Da
Wikipedia inglese e da altri siti (escluso il sito ufficiale nonché la sua pagina in MySpace che non danno alcuna notizia...), si apprende che per "Come Back To Me" è campionata una vecchia canzone degli anni '70. Tale canzone è "Baby Come Back" dei "Player".
Dal video della canzone che vi metterò di seguito, facilmente riconoscerete il coro di "Baby Come Back":



Non notare nient'altro?
L'inizio del ritornello è molto simile a quello di "Complicated" di Avril Lavigne.
Fate il confronto:



Che si tratti di una altro campionamento?
Mah, se di questo si tratta, occorrerebbe evidenziarlo meglio...

Ora vi metto una chicca che ho trovato su internet e che forse molti già sapranno o si ricorderanno.
Dove l'avete potuto sentire il ritornello di "Baby Come Back" dei Player?
Guardate:

lunedì 16 luglio 2007

Mika - "Relax (Take It Easy)": precisazioni...

Giorni fa in un mio post avevo sottolineato la grande somiglianza tra il singolo "Relax (Take It Easy)" di Mika e "(I Just) Died in Your Arms" dei Cutting Crew (1987). Di certo, ci avevo indovinato in quanto la base è... proprio uguale!
Questo però non deve destare stupore perché a quanto pare questa volta non c'è nulla di male perché il tutto sarebbe alla luce del sole.
Infatti la melodia è stata campionata e "(I Just) Died in Your Arms" è citata, come ha commentato un lettore nel precedente post, nei credits dell'album "Life In Cartoon Motion".
Quindi chiedo scusa se ho peccato di "pressappochismo"...
Tuttavia, questa cosa dovrebbe essere più "pubblicizzata" perché mi sembra assurdo che per reperire una simile notizia bisogna compraredirrettamente il cd.
Sul sito ufficiale del cantante libanese non c'è alcuna traccia e le uniche informazioni più attendibili le ho trovate su Wikipedia in inglese e sul sito di "dISPENSER" programma di RadioDUE.
In particolare ecco quello che è scritto su Wikipedia (inglese):

"The song makes use of a melody line from the Cutting Crew hit single "(I Just) Died in Your Arms"

Mi sembra un po' poco...
Comunque per riparare al torto fatto e per tutti i fans di Mika, riporto qui sotto il video di "Grace Kelly" che lo ha reso celebre:



Riporto anche il testo con la sua traduzione.
Partiamo dall'originale in inglese:

Do I attract you?
Do I repulse you with my queasy smile?
Am I too dirty?
Am I too flirty?
Do I like what you like?

I could be wholesome
I could be loathsome
I guess I'm a little bit shy
Why don't you like me?
Why don't you like me without making me try?

I try to be like Grace Kelly
But all her looks were too sad
So I try a little Freddie
I've gone identity mad!

I could be brown
I could be blue
I could be violet sky
I could be hurtful
I could be purple
I could be anything you like
Gotta be green
Gotta be mean
Gotta be everything more
Why don't you like me?
Why don't you like me?
Why don't you walk out the door!

How can I help it
How can I help it
How can I help what you think?
Hello my baby
Hello my baby
Putting my life on the brink
Why don't you like me
Why don't you like me
Why don't you like yourself?
Should I bend over?
Should I look older just to be put on your shelf?

I try to be like Grace Kelly
But all her looks were too sad
So I try a little Freddie
I've gone identity mad!

I could be brown
I could be blue
I could be violet sky
I could be hurtful
I could be purple
I could be anything you like
Gotta be green
Gotta be mean
Gotta be everything more
Why don't you like me?
Why don't you like me?
Walk out the door!

Say what you want to satisfy yourself
But you only want what everybody else says you should want

I could be brown
I could be blue
I could be violet sky
I could be hurtful
I could be purple
I could be anything you like
Gotta be green
Gotta be mean
Gotta be everything more
Why don't you like me?
Why don't you like me?
Walk out the door!

I could be brown
I could be blue
I could be violet sky
I could be hurtful
I could be purple
I could be anything you like
Gotta be green
Gotta be mean
Gotta be everything more
Why don't you like me?
Why don't you like me?
Walk out the door!

La traduzione invece è la seguente:

Ti attraggo?
ti respingo con il mio sorriso inquieto?
sono troppo monello? troppo civetta?
mi piace quel che piace a te?

potrei diventare una ragazzo di sani principi
potrei diventare una ragazzo odioso
immagino che io sia un pò troppo timido
perchè non ti piaccio?
perchè ti ostini a credere che non ti piaccio
se nemmeno mi fai provare?

provo ad essere come Grace Kelly
ma tutti i suoi sguardi erano troppo tristi
quindi provo ad essere un pò come Freddie
la mia identità è impazzita

potrei essere marrone, blu
potrei essere viola-cielo
potrei essere una che ferisce
potrei essere viola
potrei essere qualsiasi cosa ti piaccia
devo essere verde, devo essere meschino
devo essere qualcosa in più
perchè non ti piaccio?
perchè non ti piaccio?
perchè non esci fuori da quella porta!

come posso farcela? come posso farcela?
come posso farti cambiare idea?
ciao tesoro mio, ciao tesoro mio
stai portando la mia vita al bordo
perchè non ti piaccio?
perchè non ti piaccio?
perchè non ti piaci?
dovrei inchinarmi a te?
dovrei sembrar più anziano
solo per esser messo sullo scaffale?

provo ad essere come Grace Kelly
ma tutti i suoi sguardi erano troppo tristi
quindi provo ad essere un pò come Freddie
la mia identità è impazzita

potrei essere marrone, blu
potrei essere viola-cielo
potrei essere uno che ferisce
potrei essere viola
potrei essere qualsiasi cosa ti piaccia
devo essere verde, devo essere meschino
devo essere qualcosa in più
perchè non ti piaccio?
perchè non ti piaccio?
perchè non esci fuori da quella porta!

dì quel che vuoi pur di soddisfarti
ma tu vuoi solo quel che gli altri
ti dicono che dovresti volere

potrei essere marrone, blu
potrei essere viola-cielo
potrei essere uno che ferisce
potrei essere viola
potrei essere qualsiasi cosa ti piaccia
devo essere verde, devo essere meschino
devo essere qualcosa in più
perchè non ti piaccio?
perchè non ti piaccio?
perchè non esci fuori da quella porta!
(testi presi da "AngoloTesti")

In alcune parti della canzone pare veramente di sentire Freddie Mercury...
Non a caso è stato il primo accostamento che gli hanno attribuito. E sempre non a caso, il suo più grande fan è Brian May, chitarrista dei Queen che ha molto apprezzato il suo disco.
Sarebbe bello vedere un giorno Mika che interpreta una canzone dei Queen insieme ai componenti storici del gruppo...

PS: "Grace Kelly" sarebbe una bella canzone se non fosse per quell'insopportabile "caccìn" finale... Veramente irritante!

domenica 15 luglio 2007

Ratzinger il "liberalizzatore"

Perdete ogni speranza voi… che volete una Chiesa più al passo con i tempi!
Da quando è stato nominato Papa Ratzinger, c’è stata una sterzata conservatrice che sta rifacendo ritornare la Chiesa ai tempi di Pio XII, cioè prima del Concilio Vaticano II.
Penso che non ci sia espressione più "azzeccata" del dire che ora "Giovanni XXIII si starà rigirando nella tomba"! Appena eletto infatti, il cosiddetto “Papa Buono” ha fatto tanto per cercare di ammodernare la Chiesa, convocando dopo secoli un nuovo Concilio. La riforma più importante è stata la modifica del rito della Messa, eliminando in particolare l’uso solito del latino ed espressioni antiebraiche e tipicamente medievali come ad esempio il "perfidi ebrei" (Perfidis) contenuto in alcune preghiere.
Invece Joseph Ratzinger (alias Benedetto XVI) non ha avuto niente di meglio da fare che ritornare alla Messa in latino. Per precisione, non ha reso obbligatorio l’antico rito, ma ha fatto diventare quello del Concilio Vaticano II un optional. Infatti ora chiunque può chiedere e far celebrare la Messa in latino senza più bisogno del permesso del vescovo.
Il latino è la cosa più palese e principale dell’antico rito, ma questo presenta anche altre numerose differenze rispetto a quello attuale.
Eccole, partendo dal rito preconciliare:

  • preghiere introduttive ai piedi dell’altare;
  • il celebrante volge le spalle ai fedeli;
  • i chierichetti sono sempre in ginocchio;
  • il celebrante indossa Pianeta e Manipolo;
  • i laici non leggono passi biblici;
  • non ci sono le preghiere dei fedeli;
  • la preghiera eucaristica ha un solo canone;
  • comunione: l’ostia messa in bocca al fedele dal prete;
  • musiche: solo il gregoriano;
  • il celebrante è solo uno, non ci sono celebrazioni

Il rito attuale invece è (sarebbe da dire era…) così:

  • il celebrante indossa la Casula;
  • il celebrante è rivolto al popolo;
  • i chierichetti stanno sia seduti che in ginocchio;
  • preghiera dei fedeli;
  • i laici possono leggere passi biblici;
  • il Canone dell’Eucarestia ha 8 versioni;
  • c’è lo scambio della pace tra celebranti e fedeli;
  • le musiche si possono scegliere liberamente;
  • comunione con ostia (o pane consacrato) e vino, e il fedele la prende in mano
(elenco preso dal giornale “laRepubblica” dell’ 8 luglio 2007)

Ma era veramente necessario? Questa è la risposta che dà Ratzinger alla richiesta diffusa di rinnovamento?
Complimenti, ora sì che i giovani torneranno a riempire le Chiese…
Questo dimostra il fatto che Ratzinger è, ed è sempre stato, un grande conservatore che fa parte della piccolissima schiera di quelli che durante il Concilio hanno visto nel cambiamento una forma di eresia.
Ha voluto in questo modo ricucire lo scisma del 1988 della “Fraternità Sacerdotale San Pio X ” conosciuta come i "Lefebvriani".
Marcel Lefèbvre, il fondatore dei "Lefebvriani", fu scomunicato perché quell’anno nominò 4 vescovi senza il placet di Papa Giovanni Paolo II. Il movimento da lui fondato durante il Concilio Vaticano II ha sempre attaccato duramente chi chiedeva e voleva rinnovare la Chiesa.
Non vedo perché questo movimento abbia dovuto avere una così importante concessione e si può spiegare solo con una comunione di intenti tra loro e il Papa attuale.
Fatto sta che ci sono molti all’interno del Vaticano che, pur essendo costretti all’obbedienza, hanno mostrato la loro profonda contrarietà a tale riforma.
Uno di questi è Monsignor Brandolini, membro della commissione liturgica della Cei.
Ecco l’intervista pubblicata su “laRepubblica” dell’8 luglio 2007:


"«Oggi per me è un giorno di lutto. Ho un nodo alla gola e non riesco a trattenere le lacrime. Ma, obbedirò al Santo Padre perché sono un vescovo e perché gli voglio bene. Tuttavia, non posso nascondere la mia tristezza per l'affossamento di una delle più importanti riforme del Concilio Vaticano II». In effetti, trattiene a fatica le lacrime, monsignor Luca Brandolini, vescovo di Sora-Aquino-Pontecorso e membro della Commissione liturgica della Cei (Conferenza episcopale italiana), quando gli si chiede un commento sulla reintroduzione della Messa in latino tridentina. «Per favore non chiedetemi nulla, non voglio parlare, perché sto vivendo il momento più triste della mia vita, di vescovo e di uomo».
Monsignor Brandolini, perché così contrariato?

«E' un giorno di lutto, non solo per me, ma per i tanti che hanno vissuto e lavorato per il Concilio Vaticano II. Oggi è stata cancellata una riforma per la quale lavorarono in tanti, al prezzo di grandi sacrifici, animati solo dal desiderio di rinnovare la Chiesa».
Il ritorno facoltativo al rito tridentino rappresenta quindi un pericolo per la Chiesa?
«Speriamo di no. In futuro si vedrà, ma intanto oggi una importante riforma del Concilio è stata minata».
Perché è così toccato dalla decisione presa da papa Ratzinger?
«L'anello episcopale che porto al dito era dell'arcivescovo Annibale Bugnini, il padre della riforma liturgica conciliare. Io, al tempo del Concilio, ero un suo discepolo e stretto collaboratore. Gli ero vicino quando lavorò a quella riforma e ricordo sempre con quanta passione operò per il rinnovamento liturgico. Ora il suo lavoro è stato vanificato».
Lei, quindi, non accetterà il "motu proprio" di Benedetto XVI?
«Obbedirò, perché voglio bene al Santo Padre. Verso di lui nutro lo stesso sentimento che prova un figlio verso il padre. E poi, come vescovo sono tenuto all'obbedienza. Ma in cuor mio soffro molto. Mi sento come ferito nell'animo e non posso non dirlo. Comunque, se qualcuno della mia diocesi mi chiederà di poter seguire il rito tridentino non potrò dire di no. Ma non credo che succederà, perché da quando sono vescovo di Sora-Aquino-Pontecorvo non c'è stato mai nessuno che abbia espresso un desiderio simile. Sono certo che in futuro sarà sempre così»."

Personalmente non ho parole…
Spero che siano pochi quelli che chiederanno (a partire dal 14 settembre, giorno dell’entrata in vigore del Motu proprio "Summorum Pontificum") l’antico rito perché altrimenti veramente si ritorna al passato.
Ma vediamo invece uno che ha fortemente apprezzato questa riforma.
Mi riferisco al leghista Borghezio, come si apprende dal breve articolo "La crociata di Borghezio: messa in latino per i padani" pubblicato sul settimanale "Il Venerdì" uscito in allegato con il giornale “laRepubblica” del 13 luglio 2007:


"Benedetto XVI ha trovato un supporter della messa in latino. Mario Borghezio, europarlamentare del Carroccio, ha chiesto ai segretari locali del partito di promuovere petizioni da consegnare ai parroci che officiano il rito in italiano. Secondo Borghezio, leghista della vecchia guardia, «devono tornare nelle nostre città e nei nostri paesi il rito dei nostri antenati, il canto gregoriano e il magistero della Chiesa di sempre». Benedetto XVI, in realtà, ha autorizzato, non obbligato, la celebrazione in latino. Ma il leghista spera comunque che il nuovo corso «segni una svolta nel senso del ritorno alla tradizione, correggendo gli errori del Concilio Vaticano II». Perché «la Padania deve restare cristiana, e non diventare musulmana». E, allora, perché non celebrarla in padano, la messa?


Tranquilli, persone come Borghezio sono da prendere poco sul serio.
Dubito fortemente delle sue qualità intellettuali e se non sapete chi è, vi rimando ad un simpatico video con alcune delle sue performance messo in onda da Blob
:





sabato 14 luglio 2007

Censura assurda

Il termine censura dà già l'idea di una cosa negativa.
Ma qui non si parla di censura fascista o di qualche opinione politica, ma di censura all'interno della pubblicità.
Ogni giorno siamo martellati dalla pubblicità in ogni dove e in particolare in televisione.
Qualcuno però riesce a trovare motivo di scandalo per delle cose stupidissime.
L'ultimo in ordine di tempo è lo spot della Vigorsol che è il seguente:



Quale sarebbe lo scandalo? Uno scoiattolo che "scoreggia" può turbare il sonno dei bambini?
A prescindere dal contenuto "artistico", simili cose non dovrebbero stupire di fronte a delle scene molto "peggiori" presenti in qualsiasi cartone o più in generale film.
Ecco la notizia presa dall'articolo "Chi vuol salvare uno spot agghiacciante" pubblicato dal settimanale "Il Venerdì" uscito in edicola il 29 giugno 2007:

"Riuscirà internet a salvare la flatulenza al mentolo «protagonista» dello spot (censurato dal Giurì della pubblicità) di una nota gomma da masticare? Se il pubblico televisivo non ha gradito la sequenza dello scoiattolo che «gela» la foresta con un peto dopo aver masticato un chewing gum particolarmente refrigerante, il popolo della Rete l'ha apprezzato molto. Al punto che da decine di blog s'è levato a gran voce un appello affinché Vigorsol, marchio del gruppo Perfetti, torni a mandare in onda la versione originale dello spot, realizzata dai pubblicitari inglesi della Dbh, a tutte le ore, e non solo a partire dalle 19 e 30, come accade da qualche giorno. Nelle altre fasce orarie, infatti, il peto è sostituito da un più innocente soffio. In attesa di un eventuale (ma improbabile) ripensamento del Giurì, gli internauti si possono consolare scaricando dal sito www.cippi.net della Vigorsol i salvaschermo per pc che ritraggono la simpatica bestiola. Non solo: «Presto» dicono alla Perfetti «il peto sarà scaricabile come suoneria per cellulari»."

Ma il Giurì non ha niente di meglio da fare?
Comunque per la Vigorsol e per tutti i detentori degli spot contestati, simili censure generano un ritorno economico maggiore.
La censura crea interesse e volenti o nolenti fa fare ulteriori guadagni.
Dalla notizia citata infatti si apprende che decine di blog ne parlano (ora anche il mio...) e che ci sono persone che hanno scaricato addirittura il salvaschermo per pc e che, secondo la Perfetti, sarebbero anche disposti a fare del peto la suoneria del loro cellulare.
Per concludere, voglio rifarvi vedere il discusso spot prontamente censurato, dell'Amica Chips che aveva come testimonial l'attore porno Rocco Siffredi:



Basta ricercare lo spot su YouTube per vedere i numerosi filmati amatoriali che tentano di imitare la performance di Rocco...

venerdì 13 luglio 2007

Avril Lavigne: plagio?

Premetto che andrò al suo prossimo concerto anche se non sono un suo particolare fan. Già solo per questo mi sono subito alcune critiche da dei miei amici rockettari (in effetti Avril la definirei Rock/Pop...).
Ma andiamo al nocciolo della questione...
Giorni fa un mio amico mi ha segnalato una forte somiglianza tra il ritornello del singolo "Girlfriend" estratto dal suo ultimo album "The Best Damn Thing" e il ritornello di "I Wanna Be Your Boyfriend" (1979) appartenente ai "The Rubinoos".
Mettiamole a confronto iniziando con la popolarissima "Girlfriend":



Ora ascoltate bene il ritornello di "I Wanna Be Your Boyfriend":



Che ne pensate? Il ritornello è molto simile anche nel ritmo oltre che nelle parole.
Per questo motivo Avril è stata denunciata di plagio. Ecco la notizia ripresa dal sito di Mtv:

"La cantante canadese è stata accusata di aver plagiato il singolo "Girlfriend" da un brano del 1979, intitolato "I Wanna Be Your Boyfriend", di un gruppo chiamato Rubinoos.
Il ritornello della canzone, in tutto e per tutto simile nelle note, riporta similitudini anche nel testo.
Tommy Dunbar, fondatore dei Rubinoos, ha depositato una denuncia nei confronti di Avril, la quale ha risposto per voce del suo management: "La canzone non è un plagio, gli accordi e la struttura sono diversi e lo dimostreremo in tribunale [...]"

La risposta della cantante canadese non si è fatta attendere, scrivendo una lettera aperta ai suoi fans:

"Potreste aver sentito alcune notizie su due ragazzi, che scrivevano per una band degli anni '70 di cui non ho mai sentito parlare nella mia vita chiamata i "Rubinoos", che stanno cercando di citarmi in giudizio. Hanno una canzone chiamata "I Want To Be Your Boyfriend" che non ha similarità musicali con la canzone "Girlfriend" che Luke Gottwald e io abbiamo scritto. Sostengono che una piccola parte dei testi sia la stessa e dicono che ho preso le parole da loro. Non ho mai sentito questa canzone nella mia vita e la loro pretesa si basa su 5 parole! Tutte le canzoni condividono testi ed emozioni simili. Da umani parliamo un solo linguaggio. In cima ai miei pensieri, altre due canzoni con questo tipo di testo che posso pensare immediatamente sono "Hey, hey, you, you get off of my cloud" dei Rolling Stones e "Hey little girl I want to be your boyfriend" dei Ramones. Detto semplicemente, sono stata falsamente accusata di aver rubato la loro canzone. Luke e io non abbiamo fatto niente di sbagliato e non c'è merito alla loro accusa."

Vedremo come andrà a finire.
Comunque a quanto pare, nel suo ultimo album c'è un'altro brano, "Contagious", che presenta forti somiglianze con "What's My Age Again?" dei Blink 182.
O meglio, specifico, la canzone non è interamente uguale ma l'inizio si (mi riferisco al pezzo di chitarra).
Ecco questo nuovo confronto, iniziando sempre dal brano di Avril che in questo caso è "Contagious":



Quello famosissimo dei Blink 182 invece è il prossimo:

giovedì 12 luglio 2007

Fabrizio Corona: in futuro al governo?

C'è da non crederci, ma Corona sta decidendo di scendere in politica. Prima si vanta di aver scoperto il marciume del mondo politico e poi vuole lui stesso farne parte.
Ma non c'è da stupirsi di una notizia del genere.
La colpa lo sapete di chi è? VOSTRA!
O meglio, di chi da importanza a certa gente.
Di chi lo fa diventare una vera e propria star come nel programma televisivo Matrix.
Di chi ne parla male, come sto facendo io.
Mi correggo... la colpa è NOSTRA!
Non volendo, con questo post sto facendo pubblicità a un giovane di Milano che dal niente ha fatto soldi a palate scattando foto compromettenti e ricattando gli interessati in puro stile mafioso. Dico "stile mafioso" perché ritengo sia la traduzione più semplice e popolare di "accusa di associazione a delinquere finalizzata all'estorsione".
Per questo motivo, nell'ambito dell'inchiesta su "Vallettopoli", si è fatto ben 77 giorni di carcere divisi fra Potenza e San Vittore di Milano. Il 29 maggio 2007 ha ottenuto gli arresti domiciliari.

Ecco un'intervista delle Iene poche ore prima dell'arresto. Guardatela, così vi potete fare un'idea del personaggio.



Invece di ignorarlo, cosa fanno i media? Gli danno importanza, gli fanno interviste come se lui fosse in una condizione tale da essere preso sul serio.
Una persona che riesce a fare soldi anche con la sua separazione da Nina Moric, vendendo al programma Lucignolo un video fatto con una telecamera nascosta:



Come se non bastasse un rapper fino adesso sconosciuto, tale Kalief, ci scrive sopra una canzone Hip-hop dal titolo "Corona non perdona" che potete vedere qui sotto:



Ora a quanto pare vuole diventare un fine politico che ha qualcosa da dire. Si sente di destra e per questo sta tenendo stretti contatti con il leader dell'opposizione Silvio Berlusconi, notizia rimbalzata sui giornali e mai smentita da nessuno.
I punti più importanti del suo "programma" sono l'antiproibizionismo per quanto riguarda le droghe leggere e l'apertura delle case chiuse.

Ma io mi domando una cosa: ma cosa c'entra Corona con la destra? Ma... cosa centra Berlusconi con la destra?
Si fa un gran parlare della deriva della sinistra, di una sinistra che non si tiene al passo coi tempi che cambiano.
Forse è vero...
La destra è morta!
Non esiste più!
Si vanta di andare appresso a gente senza scrupoli, desiderosa di fare soldi facili. Si ammanta di una "voglia liberalizzatrice" che in realtà nasconde solo il volere della classe imprenditoriale di mantenere i propri privilegi, di precarizzare il lavoro per i propri comodi, di far contento Montezemolo, di non pagare le tasse perché le considerano troppo elevate e quindi un furto (se sono elevate è proprio a causa di chi fa la "scelta ideologica" di evaderle...).
Ma questa è la destra dei valori tradizionali? Del rigore, del rispetto, dell'onore? Del "Dio, Patria. Ogni altro affetto, ogni altro dovere viene dopo"?
La destra non ha più ideali. Difende solamente i più forti nella scala sociale avendo come unico obiettivo il Dio denaro.
Questa è la destra di oggi.
Un tempo c'erano persone comunque da rispettare, come ad esempio Borsellino, uomo con un grande senso dello Stato che per andare contro la mafia ha dato la vita.
Oggi persone così non ci sono più e chi è di destra si diverte a vedere chi ancora si scandalizza che le cose vadano così.
Chi non è come loro, in questo mondo è perduto.

mercoledì 11 luglio 2007

"Relax, Take It Easy" = "(I Just) Died in Your Arms"

Ormai è diventata una consuetudine prendere spunto da altre musiche.
Più che prendere semplicemente spunto, direi che spesso si copiano proprio intere sonorità.
Ad esempio ora voglio mettere a confronto l'ultimo singolo di Mika "Relax, Take It Easy" con la dimenticata "(I Just) Died in Your Arms" dei Cutting Crew (1987).

Iniaziamo con la trasmettitissima "Relax, Take It Easy":



Ecco invece il brano più famoso del gruppo Pop/Rock Cutting Crew:



Che ne dite?
La base è veramente quasi uguale...

[Upgrade del 16 luglio 2007]: In realtà, questa somiglianza non deve destare stupore in quanto è frutto di campionamento. Ne ho parlato sul post dal titolo: "Mika - Relax (Take It Easy): precisazioni..."

martedì 10 luglio 2007

Spriragli di giustizia

Finalmente come un faro nella notte, oggi c'è stata la notizia attesa da molti (compreso il sottoscritto) della richiesta da parte della Giunta per le elezioni di mandare via dalla Camera Cesare Previti.
La storia di Cesare Previti viene da molto lontano. Conosciuto a tutti come avvocato di Berlusconi, è stato condannato per la prima volta nel 2005 dalla Corte d'Appello di Milano a 5 anni di carcere per corruzione di giudici all'interno del processo Imi-Sir. Dicendosi di essersi dimesso (cosa poi rivelatasi falsa), si presentò il 5 maggio 2005 al carcere di Rebibbia dove venne subito rinchiuso.
Ma il "fato" (...) volle che l'allora governo di Silvio Berlusconi emanasse "casualmente" una legge meglio conosciuta come "ex-Cirielli" (o "Salva-Previti" dipende dai gusti...) che permise al noto avvocato di farsi solamente 5 giorni di carcere. La legge in questione infatti stabilisce che non si può più mandare in carcere un ultrasettantenne, " purché non sia stato dichiarato delinquente abituale, professionale o per tendenza né sia stato mai condannato".
Infine ecco la condanna definitiva: il 4 maggio 2006 Cesare Previti è stato condannato dalla Cassazione a 6 anni di reclusione sempre per corruzione all'interno del processo SME (in particolare per la vicenda Imi-Sir).
Cosa ha fatto nel frattempo questo "ultrasettantenne" di bello? Ci ha addirittura rappresentato in Parlamento!
Infatti è deputato alla Camera per Forza Italia (si onorano le amicizie...) e durante il primo governo Berlusconi, è stato addirittura proposto come Ministro di Grazia e Giustizia cosa che poi è stata stroncata sul nascere dall'allora Presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro. Comunque ha avuto in quell'occasione sempre un incarico non di poco conto in quanto divenne Ministro della Difesa.

Ah, dimenticavo un particolare...
A quanto pare Previti ha avuto favori in par condicio: grazie al non proprio popolare Indulto voluto dal Ministro della Giustizia Clemente Mastella, il 10 maggio 2006 gli sono stati condonati 3 anni e quindi ebbe i domiciliari.
Ma non finisce qui!
Il 20 febbraio 2007 grazie al Tribunale di sorveglianza di Roma, Previti è stato affidato ai servizi sociali.

Adesso vi domanderete: ma cosa ci fa un condannato alla Camera?
Volete una risposta precisa e corretta?
Ecco, ora ve la do: NIENTE!
Infatti, dopo la condanna definitiva, Previti ha perso il diritto di voto e quindi la sua presenza in aula (sempre se ci va...) è totalmente inutile.
Quando dico inutile, intendo politicamente in quanto questo gli permette di ottenere una mensilità di circa 14.000 euro!

Finalmente era ora che la Giunta per le elezioni cercasse di cancellare questo scempio.
La decisione però ora è rimandata al voto della Camera che si svolgerà molto probabilmente a settembre.

Per non incorrere nel pericolo di una bocciatura, noi semplici cittadini possiamo fare solo una cosa: partecipare alla manifestazione del Vaffanculo-Day dell'8 settembre!
Un motivo in più per non mancare!

lunedì 9 luglio 2007

Diggita.it: come essere giornalisti di un "giornale" indipendente

Il Web 2.0 non finisce mai di stupire.
Da poco è nato un servizio molto interessante chiamato diggita.it che permette a chiunque di proporre i propri articoli o video all'interno di una specie di "giornale" online.
La linea editoriale di questo "giornale" è stabilita dai lettori stessi che possono votare dando così al proprio articolo di interesse maggiore visibilità, permettendogli di scalare le classifiche dei più votati.
Inoltre, agli iscritti a Google Adsense farà piacere sapere che potranno ottenere il 50% degli introiti pubblicitari generati dalle visualizzazioni nelle vostre pagine su diggita.it.
Ecco come è presentato il servizio:

"diggita.it è un sito di editoria sociale gestito collettivamente senza una direzione editoriale centrale, tutti i contenuti sono generati e votati democraticamente direttamente dagli utenti stessi. Diggita è un sito dove raccogliere informazioni, video e podcast per tutti coloro che hanno bisogno di notizie indipendenti o per chi vuole approfondire le ricerche al di fuori dei canali tradizionali. Gli articoli possono essere votati da tutti i visitatori mentre gli iscritti possono inserire nuove notizie, video, podcast e commentarli. Su internet è possibile reperire una quantità enorme di informazioni e diggita è il modo per unire tutto questo patrimonio collettivo e raccoglierlo al fine di dare priorità alle informazioni più interessanti, adeguandosi automaticamente ai desideri delle persone ed evitando un controllo centralizzato dell'informazione [...]"

La trovo una trovata geniale. Proporre un articolo, un video, o qualsiasi altra cosa alla comunità è estremamente semplice.
Una volta iscritti, basta aggiungere "diggita.it" (questa parola è un comando quindi bisogna considerarlo in quanto tale) o tra i preferiti se si utilizza Internet Explorer (cliccare con il tasto destro su "diggita.it" e aggiungere ai preferiti), oppure trascinando lo stesso comando sulla Barra dei Segnalibri in Firefox.
Fatto questo, quando si sta leggendo un articolo interessante su un qualsiasi sito compreso il vostro, basta cliccare sopra a questo "tasto", si sceglie un titolo e una piccola descrizione (che potrebbe essere formata dalle prime righe dell'articolo in questione) e il gioco è fatto.

Infine è possibile implementare un tasto all'interno del proprio sito che riporta direttamente i visitatori nella pagina di diggita.it dedicata agli articoli inviati sempre da voi. In questo modo da lì si può votare quello che ha scritto il nostro "giornalista" preferito.
L'ho fatto anch'io, e il tasto lo trovate in basso a destra sotto la licenza "Creative Commons".
Siete caldamente invitati a votarmi...